Questa mattina, mentre lavoravo ad una salsa agli asparagi, ho fatto caso a una abitudine bizzarra, acquisita saldamente in oramai diversi anni di trucco e parrucco del cibo.
In automatico, scelgo sempre le parti più belle, che so, del mazzo di basilico o di asparagi, e le tengo da parte per le necessità estetiche del piatto su cui lavoro.
Anche oggi ho fatto lo stesso.
Ho selezionato le punte d’asparago più belle e le ho tenute da parte.
Poi come al solito non mi sono servite.
E mi sono tornate alla mente tutte le volte che ho spennato implacabilmente mazzi di erbette varie, per poi lasciare che le cime più belle appassissero inutilizzate, mentre le foglie più normali se la spassavano un mondo nell’intingolo a cui erano predestinate.
In tutto questo, naturalmente, vi è un insegnamento profondo che vi lascio da meditare.
Il food styling è una disciplina zen, mica pizza e fichi.
Credits: Immagine generata da me con intelligenza artificiale.
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