Sushi dallo spazio profondo (parte II)

[Seconda parte]

Riassunto delle puntate precedenti: una food stylist si imbatte in una qualità di sushi sconosciuto. Presa dalla sua tossicodipendenza da wasabi, seppur con qualche esitazione, lo ingurgita, salvo poi interrogarsi a lungo sulla natura ontologica del sushi in questione. In mancanza di ulteriori informazioni, accetta la tesi più probabile tra le sue ipotesi, a onor del vero non basate su alcun dato oggettivo, ovvero che si tratti dell’orecchia di un vulcaniano.

Risoluzione: Qualche mese dopo, a Milano, perlustrando i sushi bar più malfamati in cerca di un’altra dose, si imbatte nella creatura misteriosa.

La nostra eroina ha un moto di commozione nel scoprire che ciò che ha mangiato ha un nome, che si produce sul pianeta terra e, soprattutto, che potrà continuare a guardare Star Trek senza sensi di colpa.

Si chiama hokkigai in giapponese, surf clam in inglese e vongola artica in italiano.

La food Stylist in questione da qualche giorno dorme sogni più tranquilli.

2 risposte a “Sushi dallo spazio profondo (parte II)”

  1. sciopina

    Vuoi dire che quel nighiri li’ e’ la famosa clam? Pensavo fosse filetto di qualche pesce…mh ma insomma l’ho mangiata un sacco di volte senza sapere cosa fosse…che ignorante:(((
    a presto
    sciopina

  2. francesca

    sembra un tucano bendato =P

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