Save me a slice. Breve riflessione sul cibo nelle canzoni rock.

rock_stars_eating_breakfast-570x285Tra le mie passioni, il rock e il cibo si contendono le primissime posizioni.

È stato quindi istintivo andare a curiosare là dove le due cose si intersecano, ovvero su come i brani rock parlino di cibo.

Per prima cosa, colpisce che i rocker, a dispetto della loro fama di uomini rudi e duri, abbiano una marcata propensione ai dolci.

I pezzi di cui andremo a parlare, infatti, sono un vero e proprio tripudio di glucosio.

Prendiamo la pie, una sorta di crostata farcita, estremamente popolare nell’epoca d’oro del rock.

Bob Dylan impazziva per la Country Pie, farcita in qualsiasi modo (strawberry, lemon and lime/What do I care?/Blueberry, apple, cherry, pumpkin and plum/Call me for dinner, honey, I’ll be there), i Beatles scrissero una bizzarra canzone d’amore per la Wild Honey Pie e persino rocker rotti a tutto come i Led Zeppelin supplicavano una certa gentil donzella di tener loro da parte una fetta della tradizionalissima ma evidentemente memorabile Custard Pie, la crostata alla crema.

Anche il gelato sembra godere di una certa popolarità. I rocker ritenevano, e non a torto, che fosse particolarmente gradito alle ragazze, quindi ne promettevano generosi assaggi.

L’Ice Cream Man di Tom Waits vantava un gelato “so good it’ll blow your mind”, “così buono che ti farà impazzire”, oltre che comodamente consegnato a casa, mentre il gelataio dei Van Halen, Ice Cream Man, partecipa alla competizione con un assortimento di gusti “guaranteed to satisfy”.

Lo zucchero stesso è una pietra miliare del rock.

Da Brown Sugar, lo zucchero di canna, dei Rolling Stones in poi, il glucosio monosaccaride era popolare principalmente per una ragione incontrovertibile: “it tastes so good”, perché è buono. Non fa una piega.

Potremmo anche citare i Def Leppard che imploravano di venire ricoperti di zucchero, ma per comincia ad essere un tantino troppo anni ’80. Non so se ce la faccio.

Anche le Pesche con la Panna, peaches and cream, assieme in una fresca ricetta estiva o in separata sede, compaiono in molte canzoni, dalla Steve MillerBand a Beck, mentre il solito Prince che non si risparmia mai, quando ancora non era TAFKAP, aveva composto addirittura due canzoni diverse: una Peach e l’altra Cream.

C’è però un’eccezione salata, in questo mare di zucchero, l’hot dog.

I Led Zeppelin ci hanno scritto su un pezzo nel ’79, purtroppo strumentale, ma David Lee Roth è stato un po’ più loquace con Hot Dog & a Shake, in cui cerca di convincere una ragazza e il suo languorino che ciò di cui ella ha bisogno è un hot dog e uno shake, offre lui.

Boh. Dicono tutti che il cibo nelle canzoni rock sia un continuo di doppisensi sessuali.

Non capisco perché.

Credits: collage da mrbreakfast.com

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