Parafrasando Chesterton, trovo che i poeti siano stati misteriosamente silenziosi sulla bellezza degli oli essenziali.
Cosa dite? È Solo una spremuta di piante?
Dissento.
Gli oli essenziali sono un po’ come i vini: il vitigno può essere lo stesso, l’annata identica, eppure due bottiglie che giacevano contigue nella stessa cassa possono essere molto diverse.
Allo stesso modo, il medesimo olio essenziale può cambiare a seconda della provenienza geografica della pianta, dell’orario in cui viene raccolta, della qualità dell’annata.
Questo perché gli oli essenziali, esattamente come il vino, sono vivi.
Con questo non intendo che vi mordano il naso, qualora vi mettiate ad annusarne una boccetta.
No. È proprio che si tratta di sostanze la cui forza vitale si rivela immediatamente. Basta una goccia – e a volte è anche troppo – per liberare un enorme potere: questi oli tranquillizzano, energizzano, rilassano, curano innumerevoli malattie, chiudono ferite, aiutano il sonno e la concentrazione. E molto altro.
Ma ciò che amo maggiormente è che gli oli essenziali sono fonte di straordinarie sorprese: il profumo, spesso, non è quello che ti aspetteresti. Ne riconosci una parentela con la pianta, eppure è come se ripescasse dalle prondità della sua anima un qualche profumo segreto, una rivelazione per pochi. Penso allo zenzero, al vetiver al pepe nero, i primi che mi vengono in mente, ma è vero per molti: l’olio essenziale rivela sfaccettature olfattive che non ti aspetti.
Sì, confesso: li amo.
E come mi capita spesso in questi casi, non ci ho pensato un attimo a portarli in cucina, a mischiarli ai cibi e vedere cosa ne saltava fuori. Quelli commestibili, ovviamente: non tutti sono adatti.
Una parte dei miei esperimenti è finita nel libro pubblicato per Tecniche Nuove nel 2010, Oli essenziali in cucina, ma non ho mica smesso di fare prove.
Di alcune di queste parlerò al III Congresso Nazionale della Società Italiana per la ricerca sugli oli essenziali (S.I.R.O.E) che si terrà a Roma dal 6 all’8 Novembre 2015 presso il Palazzo Santa Chiara. Il mio intervento sarà intitolato Esperienze sensoriali con gli oli essenziali negli alimenti.
Vi aspetto!
Credits: Photo by Mareefe from Pexels
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